Il progetto Agorà

“Siamo un gruppo di ragazzi che hanno accettato di mettersi in gioco e di partecipare alle attività proposte nei laboratori di “scrittura creativa” e “agorà”. E’ stato un viaggio interessante, non sempre facile e che spesso ci ha messo a dura prova.

Abbiamo avuto modo di crescere insieme, di piangere, di sperare, di arrabbiarci con un mondo che ci ritiene troppo “diversi”, ma con la consapevolezza che sta anche a noi l’impegno di “stare nel mondo” come veri protagonisti.

La nostra forza sta nella nostra “diversità”.

Siamo diversi nel comunicare, nel vivere emozioni e nell’affrontare la nostra quotidianità.

Per fare ciò siamo supportati dal metodo della comunicazione facilitata* e comunicazione aumentativa e alternativa*.

Il frutto del nostro lavoro ci è sembrato interessante e curioso tanto da portarci a condividerlo con chi desidera conoscerci meglio e riconoscere in ognuno di noi un valore inestimabile e il tesoro racchiuso nel nostro cuore”.

* La comunicazione facilitata è uno strumento riabilitativo-educativo che favorisce lo sviluppo della comunicazione in soggetti privi di linguaggio che presentano comunque i requisiti per accedere a questa tecnica. Con l’apposito ausilio (tastiere e tabelle) il soggetto può esprimere ogni sua opinione rispetto alle persone che lo circondano, agli avvenimenti, alla realtà in cui vive.

* la comunicazione aumentativi e alternativa racchiude in sé ogni forma di comunicazione che sostituisce,integra, aumenta il linguaggio verbale rendendo possibile l’utilizzo di un codice comunicativo efficace per usufruire di nuove opportunità educative e sociali.

(Ascolta, ascolta…sono io!, 2013)

La Meraviglia

Racconto di un bell’incontro avvenuto con alcune studentesse delle scuole medie Dante Alighieri dell’I.C. Don Milani. Ecco come hanno risposto Rosa, Marco e Franco alle loro domande… Che cosa ti meraviglia? R: A me è capitato spesso di meravigliarmi, stupirmi, delle cose che ho attorno e delle cose grandi, come quando sono arrivata ai Piosi […]

Esserci

Siamo partiti con l’idea di un giornalino, senza sapere dove il pensiero ci avrebbe portato…
Fermi.

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